giovedì 18 settembre 2014

LE COSE DI TE CHE VOGLIO RICORDARE


Questa settimana sono rientrata al lavoro  a pieno ritmo, dopo maternità, ferie, inserimento al nido del piccolo D.
Inutile dire che mi sento come in un vortice. È una delle settimane più folli della mia vita. Vivo a compartimenti stagni. Sono mamma la mattina appena alzata...allattalo, cambialo, vestilo, fai colazione...ah no ormai è tardi! Divento lavoratrice appena papà e figlio escono di casa...borsa a tracolla e di corsa in stazione...per tutto il giorno cerco di rispolverare la memoria (ma davvero dieci mesi fa facevo questo lavoro?!?)...il tardo pomeriggio scatta l'ora X e via di corsa su un altro treno...rientro a casa affannata...e per magia ritorno di nuovo mamma fino al mattino dopo.
A volte sbaglio ruolo e faccio per alzarmi in treno se sento un gridolino di bimbo.

In questo delirio, mi prendo dieci minuti per me a pranzo (davanti al pc per ottimizzare) e faccio la mia pausa con la blog-terapia. Girovago in rete tra i siti di mamme, confrontandomi con i loro pensieri, problemi, dubbi, rido per le cose buffe che fanno i loro bimbi, prendo spunto su cosa cucinare la sera al pupo...è come leggere un libro con tanti personaggi...

Nella mia pausa di oggi mi sono imbattuta in questo dolcissimo post di Una mamma green.
Sarà lo stress del momento, sarà la sindrome da abbandono che avrà mio figlio ma ho pure io, sarà che mi piace molto come scrive questa mamma...ma mi sono commossa.

Nel post in questione si parla di quei particolari piccoli ma preziosi di un figlio. Di quelle espressioni che ci fanno ridere. Di quei piccoli gesti che solo le mamme (o i papà) notano. Di quelle abitudini famigliari tanto belle.

Nella mia mente si è subito manifestato il mio cucciolotto, con la sua faccia buffa e il suo bel sorriso.

Anche io voglio ricordare, e farti ricordare quando sarai grande, ciò che sei e che fai ora, ciò che facciamo insieme.

Ecco le mie dieci cose di te che voglio ricordare:

- La sensazione sulla pelle, l'odore di latte di mamma e i mugolii che facevi per cercare il seno da piccolissimo. Come un cucciolo, annusavi, ti spostavi e poi, appena arrivato al punto giusto, AAARGHH!...con un verso sordo e caratteristico ti gettavi sul capezzolo come un animale sulla sua preda!

- La tua prima espressione, sembrava una smorfia, che si è tramutata inaspettatamente in sorriso. Ricordo quella mattina come fosse ora.

- L'espressione del tuo viso prima di scoppiare a piangere quando eri piccolissimo. Me ne accorgevo almeno 15 secondi prima. Ti trasformavi, gli angoli della bocca si piegavano all'ingiù, gli occhi si chiudevano, ma tu eri ancora silenzioso...così brutto...ma per me di una incantevole bellezza...

- Il modo in cui arricci il naso e il forte respiro nasale che emetti ogni volta che vedi del cibo e, da buon gustaio quale sei, lo vuoi tutto per te e subito. È la prima espressione complicata che hai imparato.

- Il movimento incontenibile delle tue gambine quando c'è qualcosa che ti piace tanto, e il rumore ritmico che questo provoca sulla sdraietta, quando ci sei seduto sopra. Me ne accorgo anche se sono di spalle sentendo quel BUM BUM BUM tanto caratteristico.

- Il tuo piedino all'aria quando ti addormenti sulla sdraietta, ti metti comodo, sollevi il piede e lo appoggi sui braccioli, il tutto mentre dormi. Sembra una posizione tutt'altro che comoda ma ci stai per ore.

- Il sorriso soddisfatto con cui accogli la tua copertina della nanna e l'espressione con cui ci infili dentro il naso e ti ci fasci tutto, come fosse un vero abbraccio. La copertina è una mia sciarpa e sento il tuo abbraccio un po' mio.

- Il tocco delle tue mani cicciottose, morbide, umide di saliva (dato che le hai sempre in bocca) sulla mia faccia. La tastano non per fare una carezza, ma per studiarla, come fosse una cosa nuova e rara. O almeno questo è ciò che provo io.

- Le tue manine alzate in aria per farti abbracciare e la tua testolina sulla mia spalla, gli occhi semi-chiusi, appena io ti avvolgo con le mie braccia. Hai imparato cos'è un abbraccio...e non ne puoi più fare a mano.

- Il calore, il sudore, l'appiccicosità delle poppate in estate. Un caldo infernale, ma non si rinuncia mai a prendere il latte di mamma...

- La foga con cui ti arrampichi su Papà I. quando vuoi farti prendere in braccio da lui. Ti attacchi alla sua maglia e scali il suo torace fino ad arrivare ad abbracciargli il collo.

- L'espressione testarda quando vuoi raggiungere il telecomando o il cellulare, che chissà perché ti piacciono così tanto, e noi li allontaniamo da te. Non c'è  richiamo che tenga, tu vai per la tua strada. Ti giri e ti contorci finché non arrivi dove vuoi! Già si intravede che bel caratterino avrai!

- Il divertimento, la timidezza e lo stupore con cui posi lentamente la tua manina contro la mia quando ti dico "Batti 5!". Stai imparando.

- Il suono delle risate mie e di Papà I. nell'osservare le tue espressioni, i tuoi movimenti, le tue conquiste, ora che sei grandicello. E' la bellissima colonna sonora delle nostre serate a tavola o davanti alla TV. Tu al centro e noi intorno a ridere...di te, con te, per te...


...OPS! Le cose che ho scritto di getto sono più di dieci...e se non mi fermavo a contarle avrei continuato ancora...sei una fonte inesauribile di ricordi, sensazioni, rumori, odori piccolo mio...


Edit:
Sono passati due giorni e la lista va già aggiornata:

- i tuoi bacini acquosi, che poi sono una sorta di ventosa sulla guancia...non li concedi a tutti, li riservi per pochi eletti, nello specifico, la tua mamma, la tua nonna e la zia Alessia...solo qualche volta anche il papà può gioire di queste attenzioni!

- i tuoi morsi sul naso...chissà perchè se si avvicina la faccia alla tua, spalanchi la bocca e punti il naso per morderlo...del tutto azzeccati i tuoi nomignoli "Naso" e "Mangianaso"...

- la tua risata contagiosa quando ti si fa il solletico, sotto le ascelle e nell'interno delle tue salsiciottose coscie...

Nessun commento:

Posta un commento