martedì 25 novembre 2014

TOP OF THE POST #8: 17/23 NOVEMBRE 2014


E' lunedì...anzi ieri era lunedì...ma meglio tardi che mai anche questa settimana arriva il mio Top of the Post, la rubrica ospitata da Marina, del sito Da Mamma a Mamma.

Questa settimana tre post di argomento diverso, ma altrettanto belli, a mio parere! 

Si parla di giochi euristici (cioè con un approccio alla soluzione che si affida all'intuito, al fine di generare nuova conoscenza) per bambini piccoli, di handmade natalizio e delle bellezze dell'essere mamma (nonostante le difficoltà).

Ecco la mia top list!

1. Il cestino dei tesori di Come una matrioska, perchè anche noi abbiamo la nostra cesta dei tesori e ci divertiamo veramente tanto...imparando a sviluppare i cinque sensi!

2. KeVitaFare il Natale di KeVitaFarelamamma, perchè il Natale si avvicina e la mia voglia di handmade cresce ogni giorno di più...se non ho il tempo di fare tutto, almeno mi rallegro con la lettura di questi bei tutorial!

3. Il momento più bello di Libera di essere mamma, perchè non c'è fase difficile nella crescita di un bambino che non sia superabile grazie ai loro sorrisini, le loro attenzioni, la loro dolcezza...

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venerdì 21 novembre 2014

STORIA DI NOI DUE. NOI DUE LA NOSTRA STORIA

Questo è il tipico caso in cui ho scelto un libro sulla base prettamente del titolo.

In quel periodo avevo bisogno di leggere qualcosa di leggero, qualcosa che non impegnasse la mia mente, ma anzi la alleggerisse. Qualcosa da leggere in treno, assonnata la mattina e stanca la sera. Volevo leggere una storia che mi facesse sognare un po'.

Un libro che si intitola 'Storia di noi due' rispondeva alle mie esigenze...cosa c'è di meglio di una bella storia d'amore per staccare da tutto e perdersi nella magia delle pagine di un libro?

Poi scopro pure (il vantaggio dell'e-book è che sembra ti legga nel pensiero e ti propone proprio il testo che cercavi!) che esiste un testo complementare, la storia narrata dall'altra metà della coppia...un'idea geniale, per me che, se mi affeziono ad un personaggio, vorrei leggere di lui per sempre!

Il testo narra di Emma e Lorenzo e della loro grande storia d'amore...che supera spazio e tempo...è un bell'excursus dal loro primo incontro, durante gli anni del liceo, fino al momento in cui decidono finalmente di stare insieme per sempre, quando sono ormai trentenni...

Ma il libro non è solo un romanzo 'rosa', anzi...la storia d'amore fa da sfondo ad un percorso che i personaggi vivono dentro se stessi...dall'incertezza dell'adolescenza alla determinazione e alla sicurezza dell'età adulta...un cambiamento che avviene prima dentro di loro e poi si riversa sul loro rapporto con gli altri, famiglia, amici, persona amata...

Non è una storia inverosimile, anzi, è molto simile a quella mia e di mio marito...

Anche noi ci siamo conosciuti da ragazzini, grazie ad una amica comune. Anche noi abbiamo dovuto aspettare di crescere per maturare, trovare il nostro equilibrio prima come singoli, per poter stare insieme come coppia...non ci eravamo dati un appuntamento, come i protagonisti del libro, ma le cose della vita hanno fatto sì che dopo 4 anni e più di separazione, ci incontrassimo di nuovo...

Ho rivissuto un po' la mia vita e mi sono subito affezionata a questo libro!




STORIA DI NOI DUE di Valentina Facchini  (2014) 


E' la storia di Emma e di come ha incontrato il suo vero amore. E' una ragazza che vive felice nel suo mondo che si divide tra amici, il suo ragazzo Tommaso e i libri, fino a quando non arriva nella sua vita Lorenzo che fa vacillare le sue certezze. Incomincia per lei un percorso che la porterà verso il grande amore, ma soprattutto a capire chi vuole diventare. E' un viaggio che si svolge attraverso i suoi ricordi e le sue emozioni partendo dagli inizi degli anni 2000 fino ad arrivare ad oggi.
















NOI DUE LA NOSTRA STORIA di Valentina Facchini (2014)

Dopo averlo conosciuto in “Storia di noi due” ora spetta a Lorenzo raccontare la sua versione: il primo incontro con Emma, i suoi sforzi per conquistarla e la sua verità sul 22 febbraio. Soprattutto sapremo cos'è successo dal loro ultimo incontro, sarà riuscito a essere, finalmente, felice con Emma?



Questo post partecipa al Venerdì del libro di Homemademamma.

giovedì 20 novembre 2014

IO, UN ANNO DOPO


Un anno fa ero una persona diversa. Nemmeno mi ricordo come ero, chi ero, prima di te.

Sei arrivato, così piccolo eppure così grande, e hai rivoluzionato tutto il mio mondo. La mia vita, super organizzata, fatta di progetti, liste e certezze, è stata travolta in un vortice di emozioni...e io non mi sono più "ripresa"...continuo a camminare a mezzo metro da terra.

Ero una persona chiusa, poco incline ad espormi, a dialogare, a socializzare. Da quando ci sei tu sono tornata come quando ero bambina...meno filtri, meno problemi, più scioltezza, più libertà.

Sono un'altra persona, te l'ho detto. 

Diventare la tua mamma ha come sciolto un nodo, mi ha liberato da inutili paure, da reticenze prive di senso. Mi lancio in nuove avventure, ho voglia di fare mille cose, anche se ho la metà del tempo a disposizione. Non sono mai stata una da hobby. Ora ne trovo uno ogni sera.

Sono un'altra persona, te l'ho detto.

Ho conosciuto tante belle persone, grazie a te. Ragazze che prima solo salutavo sono diventate care amiche e i loro bimbi sono un po' come nipotini. Vicini di casa con  cui non avevo nulla a che fare, ora si fermano a parlare perché ci sei tu. Hai fatto da collante.

Prima non mi piaceva raccontare di me, ora non faccio altro, parlo di me e di te, di noi.

Sono un'altra persona, te l'ho detto. 

Il tuo esserci mi ha tolto ore di sonno, ma mi ha regalato il valore della qualità del tempo, che prima non conoscevo. Prima ogni momento libero serviva per sistemare casa, lavare, stirare, lavorare al PC anche se era domenica...tutto di corsa, tutto frenetico...ora mi 'costringi' a lasciare perdere tutto e a stare con te sul tappeto per giocare insieme. Vuoi del tempo per noi...e io lo trovo anche per me.

Sono un'altra persona, te l'ho detto.

Ho scoperto cos'è il vero stupore, grazie a te. Quello sano, spontaneo, che nasce quando mi chiami MA-MMM-A guardandomi negli occhi e tirandomi la maglietta, quando indichi l'acqua perché vuoi bere, quando fai esattamente la cosa per cui ti ho appena detto no e ridi mentre la fai...

Oggi, rispetto ad un anno fa, ho le occhiaie, sono più stanca, sono sempre spettinata...ma ho il cuore molto più grande, molto più ricco, molto più felice, grazie a te

Oggi sono più forte, grazie a te.

Sei arrivato e mi hai sconvolto, nella sua accezione più positiva che c'è...

Un anno fa sei nato tu. Un anno fa sono ri-nata io. 

Oggi festeggiamo il 'nostro' compleanno, insieme!

Auguri a te, piccolo mio, e auguri al mio essere diventata quello che sono oggi...grazie a te!

lunedì 17 novembre 2014

TOP OF THE POST #7: 10/16 NOVEMBRE 2014


E' lunedì...è tempo di Top of the Post, la rubrica ospitata da Marina, del sito Da Mamma a Mamma.

Questa settimana mi hanno fatto da sfondo giornate di pioggia incessante e, purtroppo, nuove relative alluvioni della zona in cui abito...

Costretta in casa, mi sono dedicata a ricercare idee regalo per il Natale che sta per arrivare, in particolare per il piccolo di casa...è il primo Natale da mamma in senso "attivo" (l'anno scorso BabyD aveva solo un mese...e il regalo più grande era lui, senza bisogno di aggiungere altro) e sento un po' l'ansia da prestazione...non è facile fare un regalo ad uno gnometto di un anno, per cercare di renderlo partecipe alla "meravigliositàdi questa festa...

Capite, quindi, che nella mia top list si parlerà di idee regalo per i più piccini...

Inoltre, nella ricerca mi sono imbattuta anche in bel tutorial a tema autunnale...e ho riso tantissimo per l'ultimo post...vi lascio la sorpresa!

Ecco la mia top list!

1. Idee regali Natale per bambini 12 mesi di Mamma che gioia perchè 12 mesi è proprio l'età del mio cucciolo e i regali proposti hanno tutti a che fare con musica e animali, due cose che a BabyD piacciono molto! Inoltre, sono molto interessanti le considerazioni sui prezzi e su dove acquistare i regali...

2. Imparare il nome delle foglie degli alberi di Mammafelice perchè dovrei farlo io questo gioco per imparare il nome delle foglie ora che siamo in pieno autunno! Il mio cucciolo è ancora piccino, ma se fosse più grande glielo proporrei...e so già che mi divertirei un sacco con lui!

3. Cosa dovrebbe fare un uomo per rendermi felice di Mammaholic perchè pure io vorrei che mio marito apparecchiasse la tavola, o mi facesse trovare la cena pronta, o non facesse finta di niente se il pupo è da cambiare ma me lo facesse trovare bello pronto per la nanna la sera...non ogni giorno, eh...basterebbe ogni tanto...

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venerdì 14 novembre 2014

IL RICCIO ESCE DI CASA

Questo è il primo libro di mio figlio. Ora che ha quasi un anno, abbiamo iniziato a costruire la sua biblioteca.  
È un libro comprato per caso all'Ikea, tra uno scaffale UPPLEVA, due cuscini URSULA per il divano e un pacco degli immancabili biscotti KAKOR CHOKLADFARN

Mi ha attirato il formato, bello grande e di impatto per un bimbo alla prima esperienza con i libri. 
Mi ha convinto l'atmosfera...tutti quei peluche a forma di drago, di gufo, di broccolo...un piccolo mondo incantato...

Si è rivelato un racconto bellissimo, nei contenuti e nelle immagini

Parla di amicizia e di altruismo e lo fa raccontando di un giovane riccio che, diventato grande, lascia il nido e la mamma per cercare la sua tana per l'inverno. È elettrizzato per questa nuova avventura, ma pure un po' spaventato di essere solo. Presto però si accorgerà che il bosco non nasconde solo insidie, ma anche tanti amici pronti a sorreggerlo nel bisogno e a ricambiare la sua gentilezza!


Una bella storia per i piccoli che stanno per lasciare il nido...la vita in simbiosi con la mamma...
Una bella storia per le mamme che stanno per lasciare i propri cuccioli...la vita in simbiosi con loro...

Io e il piccolo D. siamo in piena fase di transizione, da una vita sempre insieme ad una vita io al lavoro e lui all'asilo...inoltre lui sta per iniziare a camminare e questo è un ulteriore distacco...
Come mamma riccio gli dico 'Stai attento a tutti i pericoli che ci sono nel mondo' e 'E impara quante più cose possibili'.

Un'altra cosa bella del libro sono i grandi disegni, che affascinano mio figlio...e ancora più divertente è il fatto che all'Ikea sono in vendita anche i peluche-marionette dei personaggi del libro...noi abbiamo il gufo ed è bellissimo animare la storia!





IL RICCIO ESCE DI CASA di Ulf Stark (Testo) e Ann-Cathrine Sigrid Stahlberg (illustrazioni) (2011)

E' giunto il momento di uscire di casa per il riccio. "Ora sei abbastanza grande per andare per la tua strada", dice la mamma. Il riccio è molto orgoglioso di essere diventato grande. Il mondo è pieno di avventure divertenti e pericolose da affrontare da soli: vipere, pigne, cacche di lepri, funghi e volpi. E si possono anche imparare molte cose. Meglio ancora se in compagnia di un amico, come una topolina di campagna.
Vivi l'avventura del riccio alla scoperta degli animali e delle piante della foresta. E fai come lui: divertiti e impara quante più cose possibili.




Questo post partecipa al Venerdì del libro di Homemademamma.

martedì 11 novembre 2014

IL MIO CORSO DI FORMAZIONE IN CONSULENTE DEL PORTARE

Confusa e felice, detto alla Carmen Consoli.
Ecco come mi sento oggi, dopo un weekend denso, pieno di nozioni e di emozioni. Un weekend dove ci sono stata solo io, per la prima volta da quando sono mamma, ma dove, contemporaneamente, mio figlio era presente più che mai, in ogni parola, in ogni azione. Un weekend che ho dedicato a me stessa, per coltivare una passione, un modo di pensare, una filosofia di vita, possiamo anche dire. Un weekend in cui mi sono buttata e ho fatto "una pazzia", come direbbero altri. Per seguire un desiderio che coltivavo da tempo. Un desiderio che è stato mio figlio a suggerirmi, con il suo essere un baby-cozza, amante (estremo) del contatto. Senza di lui probabilmente non avrei mai scoperto questo mondo.



Lo scorso weekend ho partecipato al modulo base del corso di formazione in Consulente del Portare organizzato dalla Scuola del Portare di Roma, associazione che ha l'obiettivo di <<divulgare la cultura del Babywearing ossia 'del portare i bambini' come pratica di accudimento naturale e come possibilità di genitorialità a contatto>> all'interno di un'attività volta a <<sostenere la salute psicofisica del bambino e della famiglia>>.

E' il primo step per diventare Consulente del Portare, una figura (per chi non la conoscesse) che accompagna la diade mamma-bambino, e tutto il sistema famigliare, nel mondo della genitorialità a contatto, a partire dal portare "fisicamente" il proprio figlio, mediante idonei supporti, per arrivare al portalo nel mondo, per essere il primo e fondamentale mediatore del suo ingresso nel mondo. 

E il portare il bambino addosso segue un percorso non casuale che parte da un contenimento stretto per arrivare ad un contenimento sempre più grande [questa cosa del contenimento non l'ho detta io, l'ha detta Donald Winnicott]...dopo essere stato portato dentro il pancione, il neonatino [grazie a Gessica per questo dolcissimo diminutivo...mi commuovo solo a scriverlo] viene portato davanti, pancia-a-pancia, racchiuso, protetto nella fascia, come fosse ancora nel pancione della mamma...man mano che cresce, che diventa più forte, fisicamente e psicologicamente, il bambino si sposta prima sul fianco, dove c'è ancora il contatto visivo col genitore, e infine sulla schiena...per esplorare il mondo per la prima volta da solo, ma con mamma o papà a sorreggerlo...

Il modulo che ho seguito ha focalizzato l'attenzione sul portare il pancione (sì, si porta pure quello, per dare sollievo fisico alla mamma e per iniziare a sintonizzarsi col mondo del portare) e sul portare davanti, pancia-a-pancia.

Così, con l'aiuto di cuscini e pancere, siamo ritornate ad assaporare la sensazione dell'avere un cucciolo in pancia (invidiando almeno un pochino le due ragazze che un esserino bellissimo nella pancia lo sentivano davvero), e con la collaborazione delle nostre bambole (cioè...io ho portato con me il mio bambolotto storico di quando ero bambina - vestito con gli abiti del piccolo D. ...il collo un po' storto, una palpebra un po' calante, ma è stato un perfetto bambino!), siamo tornate neo-mamme alle prese con un neonato di pochi mesi.

Photo by Angela M. Nitti - Scuola del Portare



Dopo aver appreso le basi della fisiologia del portare e nozioni sulla Babywearing Safety, ci siamo avvolte in fasce lunghe dai bellissimi colori, sperimentando legature già note e usate con i nostri cuccioli (e qui perfezionate...dagli errori tecnici commessi per chi, come me, è stata finora una mamma canguro autodidatta) e legature nuove...scoprendone di bellissime e comodissime!

Photo by Angela M. Nitti - Scuola del Portare



Avreste dovuto esserci per vedere dieci donzelle a sventolare in aria come ali di farfalla fasce azzurre, rosse, viola e blu...per imparare gli step per fare le legature tramite utilissime metafore...

Photo by Gessica Catalano - Scuola del Portare
Photo by Gessica Catalano - Scuola del Portare

Siamo diventate anche marinai per imparare il nodo piatto...che a saperlo mi sarei evitata una estate con un groppo piantato nella spalla con la mia fascia improvvisata per portare sul fianco...


Accanto alla tecnica, abbiamo lavorato anche su noi stesse.

Abbiamo condiviso momenti di riflessione e di relazione, per imparare anche gli aspetti psicologici e relazionali connessi alla pratica del portare, nonché l'importanza della comunicazione per accompagnare i genitori attraverso un ascolto attivo ed empatico ed una comunicazione incoraggiante, necessari per dare un completo supporto alle mamme che andremo a seguire.
Perché il portare, come si diceva, non è solo nozione tecnica, ma racchiude tutto un rapporto che si va a creare con il proprio bambino...e la Consulente del Portare deve riuscire a "stare con" la mamma mentre si crea questa relazione...

...E se torno a pensare a come ero io da neo-mamma, le prime settimane con il mio cucciolino, quando ero incerta nel tenerlo in braccio, figuriamoci in fascia, avrei avuto proprio bisogno di una figura che mi guidasse nel ricreare all'esterno quell'unione creata con mio figlio dall'interno, dal pancione...che mi aiutasse per riequilibrarci, per assestarci entrambi e iniziare la vita insieme, ma fisicamente separati...

Solo dopo questo percorso, mi è chiaro perché il portare con la fascia sia stato per noi la soluzione più naturale...è stato quel nesso che ci ha aiutati ad abituarci alla nostra nuova condizione...mimando la nostra unione fisica ma preparandoci ad essere due persone distinte...

Questo corso mi ha dato di certo una maggiore consapevolezza del rapporto con mio figlio...



Ecco perché sono confusa e felice!
Confusa da tutto quello che la mia mente ha imparato, non solo in termini di tecniche, ma anche (e forse soprattutto) dal punto di vista emozionale, felice perché ho avuto la conferma che quella che era solo una necessità pratica è diventata una vera e propria passione da condividere con altre famiglie, felice perché ho conosciuto altre mamme che condividono con me questo interesse, felice perché mi si apre davanti un nuova strada e come tutte le cose che stanno per iniziare "ti fanno sentire come la sera prima della gita scolastica, prima del tuo compleanno" [cit. - Giorgia, grazie...nessun paragone renderebbe meglio l'idea].

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Ora che ho risistemato i pensieri, scrivendoli nero su bianco, posso iniziare l'attività vera, spinta da tutta la passione, da tutto l'interesse, da tutta la curiosità che ho in questo momento...da questa esperienza nasce una nuova rubrica, Mamma per la pelle, con cui vi porterò con me alla scoperta del bellissimo mondo del portare, condividendo le mie esperienze e i risultati dei miei studi.

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Questo post è dedicato alle mie formatrici, Antonella, Angela e Gessica, e alle mie compagne di avventura, Alessia, Barbara, Crissi, Erica, Fiorella, Giorgia, Ilaria e Valentina...mamme e ancor prima donne fantastiche! 

lunedì 10 novembre 2014

TOP OF THE POST #6: 3/9 NOVEMBRE 2014



E' lunedì...è tempo di Top of the Post, la rubrica ospitata da Marina del sito Da Mamma A Mamma!

Questa settimana la mia toplist parla di bambini e cultura, bambini e automedicazione, bambini e...la nuova vita che ci regalano!

Eccola!

1. MAMMA CULT: cultura senza età di Teaspoons of me, perché ho dei bellissimi ricordi di quando i miei genitori portavamo me e mio fratello a mostre, laboratori, musei...paradossalmente ne ho visitati di più quando ero piccola che in età adulta! MAMMA CULT è un'iniziativa meravigliosa e ora che la conosco non me la lascio scappare!

2. Automedicazione e bambini: come usare meglio i farmaci da banco di Mamma Felice, perché ho una formazione da chimico farmaceutico e so cosa succede se si abusa di farmaci, soprattutto nei bambini! Ottime le linee guida che sono suggerite nel post!

3. Ricomincio da qui di SempliceMente, perché tra poco più di una settimana sarà il primo compleanno del mio cucciolo e leggere del bellissimo sconvolgimento che la nascita di un bambino comporta mi ha fatto tornare indietro di un anno e rivivere ancora una volta quei momenti!

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venerdì 7 novembre 2014

IL PRIMO LIBRO NON SI SCORDA MAI

Leggere è il mio passatempo preferito, il miglior modo di evadere dalla realtà, di staccare per qualche ora dalle fatiche quotidiane, di svuotare la mente e vivere un'altra vita insieme al personaggio di turno, di sognare ad occhi aperti...
Come scrissi in un saggio breve al liceo (l'unico di cui ricordi titolo e argomento), la lettura è per me 'la vita di carta'.

Sempre alla ricerca di nuovi testi da sperimentare, mi sono da subito appassionata alla rubrica Venerdì del libro proposta dal blog Homemademamma

Ecco in cosa consiste: ogni venerdì si condivide il/i libro/i, su qualsiasi argomento e per qualsiasi target, che si vuole/vogliono suggerire ai lettori per il weekend...senza obblighi di sorta su quando e come presentare il testo...lo spirito del lettore è lasciato libero di esprimersi!

Dopo aver seguito un po' la rubrica (ed essermi annotata molti titoli!), ho deciso di partecipare anche io!

Da oggi vi racconterò dei libri che ho letto, per me stessa ma anche per il mio piccolo...

...perché fin da quando era piccino piccino, leggo per lui, gli racconto storie, gli canto canzoni. Ora che ha quasi un anno, è bello vedere che inizia ad interessarsi a ciò che dico, che osserva curioso i disegni dei testi che guardiamo insieme, che riconosce quei gesti, quelle voci, quei personaggi che ogni volta che leggiamo un libro gli ripropongo. Spero si appassioni anche lui alla lettura!


Il primo libro che voglio proporre è il primo libro che ho letto...e che mi ha fatto innamorare della lettura!

Avevo 9 anni quando, per la mia prima Comunione, un'amica di famiglia mi ha regalato 'Polissena del porcello' di Bianca Pitzorno

Questo libro mi ha fatto scoprire un mondo ed è rimasto nel mio cuore...e ancora oggi che sono grande mi ritrovo a rileggerlo, ad appassionarmi alla tragicomica vicenda della protagonista, sorprendendomi ogni tre pagine per il capovolgimento della situazione, anche se conosco già il finale...

E' un libro senza età, adatto a letture solitarie di bambini e ragazzi, ma anche un bellissimo testo da leggere insieme, una perfetta #letturadellabuonanotte. 


Illustrazione di Quentin Blake

La versione che ho io è illustrata con bellissimi disegni di Quentin Blake, che sanno catturare l'attenzione anche dei più piccoli. Persino mio figlio, pur essendo così piccolo, fissa incuriosito questi schizzi. 



POLISSENA DEL PORCELLO (1993) - Bianca Pitzorno


Polissena è una bambina dalla spiccata fantasia, innamorata di storie di principesse e castelli. Pur essendo il felice componente di una ricca e belle famiglia, spesso fantastica sull'essere una trovatella, figlia perduta di un re. Un giorno però viene a sapere per caso di essere davvero una trovatella. Sconvolta fugge di casa e si reca al conventi delle suore da cui è stata trovata. Là riceve dalla Superiora uno scrigno con gli oggetti che aveva indosso quando era neonata: una gorssa sciarpa di ruvida lana, una calza di seta rossa, uno strano pezzo di tela rigida nero e bianco e un ciondolo di corallo a forma di pesce. Con quegli umili e misteriosi oggetti in mano, Polissena parte alla ricerca dei suoi veri genitori, aggregandosi ad un circo itinerante gestito da una sveglia e arruffata bambina chiamata Lucrezia con i suoi fedelissimi Animali Acrobatici: un cane sanbernardo, un orso, due scimmie, un'oca e un porcello. La strana compagnia viaggia in un paese popolato da pescatori di corallo e vecchi pirati in pensione, cattive matrigne, contadini misteriosamente arricchiti, principesse che hanno perduto il sorriso, elegantissimi e spietati corsari, bambini straccioni, marchesi annoiati, santi eremiti, pediatri dal torbido passato, carcerieri, generosi mercanti, locandiere ipocrite, becchini e restauratori di quadri antichi. Ognuno di loro ha qualcosa da dire a proposito del passato di Polissena, per spiegarlo meglio o per ingarbugliarlo ancora di più. Di chi sarà figlia Polissena? La soluzione del mistero alla fine sarà quella che nessuno, ma proprio nessuno, si aspettava!

martedì 4 novembre 2014

I PRIMI CAPRICCI. SI SALVI CHI PUO'

Design by Nathalie Jomard. Fonte: web.
Non ho mai conosciuto una persona testarda come mio figlio. A nemmeno un anno di vita, sa sempre cosa vuole e lotta con tutte le sue forze, fisiche e psicologiche, finché non lo ottiene. Diciamo che è uno scorpione in tutto e per tutto. 
Se da adulto si manterrà così, sarà il più determinato degli uomini...un bene per lui, forse un po' meno per chi dividerà con lui la propria vita. 

Questa determinazione, finora silente e rivolta prettamente ad ottenere cibo alla minima richiesta, ora sta sfociando nei primi capricci.

Quelli che provocano pianti isterici, con il viso rigato di lacrime, solo perché gli hai levato dalle mani la forchetta che ti ha fugacemente rubato dal piatto e che si sta infilando in un occhio. 
Quelli che accompagnano grida disumane al pestare i piedi, solo perché l'hai lasciato nel box quei cinque minuti necessari ad andare al bagno (dopo ore che non ti era permesso).
Quelli che lo fanno accasciare per terra disperato, solo perché dopo un'ora dello stesso alienante gioco, non ce la fai più e gli proponi qualcos'altro per mantenere un minimo di lucidità mentale.
Quelli che lasciano i suoi occhietti rossi dal pianto per ore.
Quelli che lo rendono capace di ignorarti volontariamente...'così impari a sgridarmi perché volevo mangiarmi la tua chiavetta usb'.

...

Quelli che ti devi proprio trattenere per non ascoltare la tua vocina interiore da mamma-chioccia che ti esorta a prenderlo subito in braccio, per fare tornare il sorriso sul suo visino, qualunque cosa abbia fatto, qualunque cosa voglia. 
Quelli che urla così forte che alla fine lo prendi in braccio per paura che i vicini chiamino il telefono azzurro.
Quelli che resisti dall'accontentarlo ripetendoti nella mente 'lo sto facendo per il suo bene'.

E' difficile fare la cosa giusta. Da una parte la sua personalità deve venire fuori. Dall'altra, come genitore, penso sia necessario educarlo, insegnargli a rispettare delle regole, dargli dei limiti...

...nonostante vederlo piangere non è mai bello per una mamma, anche se lo si fa per il suo bene...

lunedì 3 novembre 2014

TOP OF THE POST#5: 27 OTTOBRE/2 NOVEMBRE 2014



E' lunedì...è tempo di Top of the Post, la rubrica ospitata da Marina del sito Da Mamma a Mamma!

Questa settimana la mia top list parla di cavolfiori e carciofi, di cipolle e zucchero, di bava di lumaca, di amore materno.

Ecco la mia top list!

1. Spesa di novembre. Frutta e verdura di stagione di Ricomincio da quattro, perché è una bellissima iniziativa quella di dedicare un post ai prodotti che la natura offre nel mese in corso. Io sono chimico analitico del settore alimentare e lavoro quotidianamente per la valorizzazione dei prodotti tipici locali...è giusto che questa valorizzazione ci sia anche sulle nostre tavole! 

2. I rimedi della nonna di Mammadalprimosguardo, perché la tosse è nostra fedele compagna ormai da settimane e se intrugli di cipolla e zucchero piuttosto che la bava di lumaca possono dare sollievo ai nostri piccoli ammalati, perché non provarli? 

3. Mia madre di Una mamma green, perché una madre vorrebbe prima o poi sentirsi dire queste cose da un figlio/a. Ed  vero che bisogna mettere al mondo un figlio per capire a pieno i nostri genitori.

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