martedì 8 marzo 2016

LA PRIMA VOLTA DAL PARRUCCHIERE


Una delle caratteristiche principali che fanno di BabyD il mio mini-me sono sicuramente i capelli ricci. C'è stato un periodo, quando a lui sono iniziati a spuntare i boccoli e io ho tagliato i capelli corti, che, guardandoci da dietro, avevamo la stessa pettinatura, eravamo identici.

Questo con mia grande gioia, ovviamente. Fin da piccola, se pensavo a mio figlio, lo vedevo coi ricci biondi....ci sono andata proprio vicinissima! 

Ma a dispetto della bellezza che i riccioli indubbiamente hanno, conosco benissimo anche i disagi legati ai folti ricci, primo fra tutti il doverli almeno ogni tanto pettinare...e gli urli per sbrogliare i nodi, che talvolta nemmeno il balsamo più efficace riesce a sciogliere. Dal primo ciuffo, i nostri bagnetti sono sempre finiti con pianti a dirotto e "Mamma no, tetto no!" e manine ribelli che volevano prendere la spazzola.

L'unica soluzione è tenerli corti.

Cosi questa estate, complice il gran caldo, abbiamo tagliato le prime ciocche, ma tutto in misura casalinga, o io o la nonna.

Poi con l'autunno abbiamo lasciato al chioma libera di crescere...e sempre più ricci sono spuntati sulla testolina di BabyD...e il mio piccolo riccioli d'oro stava benissimo tutto boccoloso, sembrava un angioletto e così non abbiamo più pensato al taglio.

Ma la situazione era diventata un pochino difficile da gestire...così ho preso coraggio e ho deciso, un mesetto fa, di portarlo dal parrucchiere.

Così un pomeriggio dopo l'asilo, lo porto dalla parrucchiera vicino a casa, dove sono solita andare.

Entriamo e già il piccoletto inizia ad attaccarsi alle mie gambe, a nascondersi sotto la mia giacca, a dire solo <NO> a qualsiasi domanda. Solo il cioccolatino proposto come tregua dalla parrucchiera è riuscito a farlo venire fuori dalla timidezza.

Siamo riusciti così a sederci sul divanetto in attesa del nostro turno. E lì ho iniziato a parlargli del fatto che quella signora gli avrebbe fatto una nuova pettinatura, gli avrebbe tagliato i capelli così sarebbe diventato ancora più bello. Il mio dolce discorso è finito con lacrimucce e frasi sussurrate <Pei no, mamma!> [<I capelli no, mamma!>].

Ma il meglio deve ancora venire.

Arriva il nostro turno. Ed è crisi. Lacrime a secchiate. Mani saldamente strette alle mie gambe. E imbarazzo (mio).

Di farlo sedere sulla sedia da solo, nemmeno a parlarne. Ok, allora me lo siedo in braccio. 

La tenace parrucchiera inizia abilmente a bagnare la folta chioma e a tagliuzzare. C'è da dire che il pianto continua, ma lui è talmente teso che sta immobile. Almeno questo.

La bimba di un'altra cliente, presa da empatia per il piccino disperato, si fa dare il cellulare dalla madre e comincia a fargli vedere video e sentire canzoni per intrattenerlo. Niente da fare.

Poi io sento improvvisamente caldo sulle gambe. Lo guardo basita. Mi fissa col faccina bagnato di lacrime. 

La parrucchiera nota il nostro scambio di sguardi.

<Ha fatto la pipì...> dico sottovoce.

<Hai il pannolino...vero?> mi dice lei, con sguardo dubbioso.

<Mmm...no...lo ha levato mesi fa> ribatto io.

Tanto oramai se ne sono accorti tutti, visto il laghetto che si è formato sotto la nostra sedia.

Risate di tutti, tra il divertimento e lo stupore. Tranne che del piccoletto, che ora piange oltre che per la paura del taglio dei capelli, anche per essersi bagnato.

Per stemperare gli animi, la buona parrucchiera mi racconta aneddoti di bimbi che erano stati lì da lei e avevano avuto avventure altrettanto articolate e, possiamo dire, divertenti. Di sicuro la nostra giornata finirà nei sui annali :)

Al termine del taglio, ci propone il phon. Facciamo che li asciughiamo con un bel l'asciugamano...che col phon già tenta la fuga a casa...e qui le cose sono già state abbastanza traumatiche.

Cosi ci alziamo rapidi e con della carta cerco di tamponare il danno e mi metto ad asciugare pavimento e sedia per contenere i danni, ma la gentile parrucchiera mi esorta a lasciare stare...che ci avrebbe asciugato lei, con sapone e alcol. Non a torto, direi.

Recuperiamo così le giacche e paghiamo la cifra richiesta. Se non le avessimo allagato il locale avrei pensato che fossero un po' tanti per il taglio veloce dei riccioli di un bimbo...ma, ecco, oggi direi che se li è guadagnati tutti!

Finalmente usciamo all'aria aperta, il cucciolo tutto coperto nel giaccone, io con la mia bella chiazza bagnata sui jeans, che il piumino corto non riesce a nascondere. 

A casa ci facciamo un bel bagno caldo per allontanare dalla mente questa traumatica esperienza. Una volta asciutti e puliti, lo guardo...e penso che il risultato è valso questa avventura...perché è proprio bello, il mio bimbetto col taglio da grande :)

Ora speriamo solo di aver azzeccato la luna giusta in modo che la zazzera non diventi subito folta!

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